Terza prova del Gran Prix Regionale a Niscemi

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CAMPIONATI REGIONALI INDIVIDUALI MASTER DI CORSA CAMPESTRE

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3ª PROVA DEL GRAND PRIX REGIONALE 2018

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Il diario della corsa


di Remigio Di Benedetto

 

È la prima vera giornata di primavera ad accogliere i podisti a Niscemi, “terrazza” sulla piana di Gela. Lungo i tornanti che conducono al paese osservo la bella vista del mare, il bel “verde primavera” della piana “ricca” di carciofi e la “meno” bella immagine del petrolchimico gelese.

Con l’aiuto del mio “amico” Google Maps giungo rapidamente in  Contrada Mangione dove lateralmente alla via Germania, su un appezzamento di terreno non poco scosceso si svolgerà l’atteso Campionato Regionale Master 2018 di Corsa Campestre. Lo speaker annuncia ai presenti che gli iscritti sono 227, provenienti da varie parti della “Trinacria”.

Sono le 9 in punto e “l’altra metà del cielo” è già nella fase del riscaldamento, infatti le “femminucce” apriranno “le danze” nella prima batteria in compagnia dei maschietti over 65; sono 43 le prime e 21 i secondi. La partenza slitta alle 9 e 50 e quando c’è il colpo di pistola, tra le donne la “solita” Tatiana Betta della Podistica Messina scatta in coppia con Chiara Immesi (ASD Unversitas Palermo). Il sodalizio di testa dura per poco più di un giro, poi Tatiana allunga e conserva un breve ma essenziale margine di vantaggio fino all’arrivo, nessuna sorpresa. Tra gli uomini è Vilmo Luciani, “beato tra le donne”, ad aggiudicarsi la batteria, unico uomo nelle prime 10 posizioni all’arrivo.

Io dopo avere “girato” l’Europa per il “riscaldamento” tra le vie Belgio, Svezia, Olanda ecc., limitrofe alla zona di arrivo, vado a schierarmi sulla “immaginaria” linea di partenza, perché non c’è, posta davanti ai tappetini “magici” della MySDAM. La mia batteria composta dalle categorie SM50, SM55 e SM60, mi fa pensare che per me che sono alla sessantaquattresima primavera, sarà dura. Lo starter dà il via, la calca è notevole, siamo in 79 e alla prima curva a sinistra c’è un poco di caos, il tracciato ci porta all’imbocco di una prima discesa dove tutti ci lanciamo a forte velocità, complici le forze ancora fresche. E per lo stesso motivo affrontiamo con spavalderia anche la prima salita, ci sembra ancora un “gioco”. Ma dopo la prima c’è una seconda salita e poi ancora un’altra; prima che si completi il primo giro ne affrontiamo quattro. Su una di queste aggancio l’amico Bruno Ferraro (ASD Atl. Scuola Lentini). Nel procedere al suo sorpasso mi sento sul podio perché in questo percorso così concentrato, di strade parallele, è facile controllarsi; avanti a me vedo, come SM60, solo gli “amici-avversari” Giovanni Tavano (ASD Marathon Taormina) e Giulio Caniglia (ASD Atl. Sicilia), tutti gli altri sono per me “giovani” SM50 e 55. Completo il primo giro, alle mie spalle la “minaccia” di categoria ora si chiama Maurizio Giacomo Scalzo (ASD Fiamma San Gregorio) che ha “scalzato” dal quarto posto Ferraro. Scendiamo, saliamo, ci sono addirittura dei veri e propri gradini sia in discesa sia in salita; è un percorso tecnico che consuma velocemente le energie. Sempre con un occhio all’amico Maurizio indietro e a Giulio avanti (rischio lo strabismo), completo il secondo giro e il terzo giro. Poi nel quarto mi rendo conto che Giulio tanto per cambiare è imprendibile, di Tavano manco a parlarne e così cerco di tenermi stretto il mio gradino più basso del podio controllando il mio compagno di società Maurizio Scalzo. Fortunatamente Maurizio non mi fa “questo torto” e non mi impensierisce più di tanto. Le energie profuse sono molte: dopo il  5’17” del giro iniziale, completo il quarto in 5’32”. Il quinto e ultimo giro è di vero e proprio contenimento: la ripida discesa iniziale che non faccio più a “scapicollo” e poi le quattro salite intervallate da discese, gradini, inversioni ad “U”. Qualche cinquantenne “tra i piedi” mi confonde un poco le idee, la fatica come è vero mi “annebbia il cervello”. Ma quando finalmente sono all’ultima svolta capisco d’essere arrivato dopo poco più di 6 Km e 20 salite, delle curve a gomito e a “U” ho perso il conto; il tempo al giro è ulteriormente salito, ma il mio gradino sul podio è assicurato. I tappetini MySDAM tintinnano al mio  quinto passaggio e la mia fatica termina.

Il dopo gara è gradevole e distensivo. C’è da  seguire lo spettacolo della terza batteria, quella dei “giovani autentici” che è appannaggio di Idrissi Mohamed (Mega Hobby Sport), con netto margine su Giovanni Cavallo (ASD Podistica Messina) ancora una volta secondo dietro a un maghrebino qui a Niscemi come un anno fa.

Concluse le batterie c’è poi un gradevole spuntino offerto dall’ ASD Corri Niscemi e la premiazione con coppe, foto e applausi, non  manca proprio nulla!

Grazie all’organizzazione dell’ASD Corri Niscemi e a tutti coloro che hanno collaborato alla buona riuscita della manifestazione e grazie anche alla primavera per la giornata di tempo splendido.

 Per il prossimo appuntamento il Grand Prix Regionale di corsa 2018, domenica prossima si trasferisce a Canicattì.

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